La
Biblioteca Sezionale di Conegliano
Cenni
storici e nuova gestione
di
Mario Spinazzè
La
biblioteca della nostra sezione ha subito un sostanziale rinnovamento nel corso
dell’ultimo anno.
Sorta
l'esigenza di informatizzare la gestione del patrimonio, per disporre di
un’agile strumento che risponda alle aspettative attuali, la necessaria
ricatalogazione dei testi è stata un'occasione per
riprendere in mano l'archivio nella
sua interezza.
Generalmente
il patrimonio librario delle associazioni si costruisce in un’ottica diversa
da quello del singolo appassionato, cercando, se
possibile, di contemperare le esigenze di tutti i soci. Spesso per la
loro stessa funzione, le biblioteche sezionali supportano esigenze pratiche di
informazione e aggiornamento. Questo giustifica, per citare un solo esempio, il
novero di guide alpinistiche, escursionistiche e sciistiche che si accumulano
nel corso degli anni.
Per
comprendere lo sviluppo della nostra biblioteca non va dimenticato che,
dall'anno di costituzione del nostro sodalizio, si sono succeduti avvenimenti
storici di grande portata (la seconda guerra mondiale su tutti), sicuramente
condizioni meno felici di quelle attuali ed anche la precarietà di una sede non
di proprietà (per oltre 40 anni il luogo di incontro furono dei locali in
affitto presso Palazzo Da Collo in Piazza Cima).
L'attuale
sede sociale fu acquisita alla fine degli “anni sessanta”. Solo da allora fu
possibile dare una collocazione ed una catalogazione al cospicuo patrimonio
cartaceo donato dal socio Bidoli. Della donazione facevano parte oltre 10.000
fotografie in bianco e nero con relative bobine di negativi. Tale lascito
librario ancor oggi costituisce il nucleo più
importante della biblioteca stessa.
In
seguito alcuni soci si accollarono l’onere di una catalogazione sistematica
dei soli volumi, redigendo il sunto del lavoro in un efficace elenco
dattiloscritto. Sufficientemente esplicativo per una ricerca, forse non
selettiva ed approfondita, questo elenco è stato finora l'unico valido
strumento per una presa di conoscenza del patrimonio della biblioteca sezionale.
Nel
corso degli ultimi 20 anni si è proseguito lungo le linee di una accorta
acquisizione di nuove uscite, conformemente alle disponibilità economiche.
Gli
incaricati che hanno contribuito fattivamente al mantenimento ed alla crescita
della biblioteca sono stati diversi; li vogliamo ricordare: Calissoni,
Schincariol, Dall’Armellina, Simionato, De Beni Bagato, Borgato, Zuppel, Coden.
A
mio parere uno dei vanti di cui può inorgoglirsi la sezione è la sistematica
conservazione dei periodici a maggior diffusione. Quasi tutti sono rilegati per
anno solare e se posso assumermi un merito, è stato quello di colmare i vuoti
che si erano accumulati nel tempo. Da quelle pile che rimasero per un discreto
periodo sulle sedie d’angolo in sede è stato possibile ritrovare annate
mancanti (in genere a cavallo tra gli anni ’50 e ‘60). Se non fosse stato
comunque per la generosità del past president Ugo Baldan, come già riportato
su “Montagna Insieme” qualche tempo fa, alcuni piccoli vuoti sarebbero
rimasti tali.
Ecco
alcuni dati della nostra collezione di periodici.
Le Alpi Venete: tutti i numeri dalla prima uscita dell’anno 1947. La
Rivista del Club Alpino Italiano: tutti i numeri dal 1925, anno di
costituzione della sezione (qualche altro numero antecedente, regalatomi l’ho
a mia volta messo in giacenza. Lo
Scarpone: tutti i numeri dal 1985 (più qualche altro numero
antecedente). Le Dolomiti Bellunesi:
tutti i numeri dal 1989.
Questa
poco considerata disponibilità non ha riscontri nell’immediato circondario e
anche se non così appariscente costituisce un formidabile strumento per
ricerche o anche solo per capacitarsi delle trasformazioni avvenute nel corso
del tempo. Pur contraddicendo alle regole di
una rigida catalogazione (i fascicoli andrebbero lasciati sciolti) la
rilegatura, con un certo onere per la sezione, permette una consultazione facile
e rapida.
Ancora
si ricorda l’inestimabile patrimonio
di memorie che proviene dai libri di vetta e dai libri dei Rifugi M.
Vazzoler e Torrani, da sempre consultati per ogni opera riguardante la storia
alpinistica del Gruppo della Civetta.
Giunti
qualche anno fa alla decisione di informatizzare la biblioteca, l'occasione
propizia, dopo lunghe indecisioni, si è concretizzata grazie alla conoscenza e
all'amicizia con Diego Stivella. Socio del CAI Pordenone, nonché appassionato
dell'argomento ed esperto di informatica, egli ha messo a disposizione
gratuitamente un software di catalogazione da lui stesso sviluppato.
Particolarmente adatto a un patrimonio librario tipico delle sezioni CAI, il
programma soddisfa le norme di una
corretta archiviazione.
Finora
sono giunto, con l'aiuto manuale, ma insostituibile del socio Carlo Biasiotto,
ad inserire in archivio circa 750 volumi, la maggior parte del patrimonio e
comunque quello di interesse per la consultazione più frequente. Ancora molto
rimane da fare, ma la consultazione e il prestito possono dirsi pienamente
riattivati, senza che siano verificati particolari intoppi.
Il
programma fornito è in grado di effettuare una disamina tramite le classiche
opzioni di ricerca per autore, titolo, casa editrice, collana. La ricerca
tradizionale, a computer spento o occupato, sarà comunque effettuabile in sede
consultando il catalogo cartaceo.
Per
il lavoro di catalogazione è stato necessario avere materialmente disponibili
tutti i volumi della biblioteca, sia per eliminare alcuni doppioni (messi a
disposizione della sottosezione di San Polo), sia per esigenze pratiche di
etichettatura.
I
ripiani delle scaffalature sono stati riposizionati con il risultato che ora i
volumi sono posti ordinatamente in posizione verticale, utilizzando
l’arredo esistente e liberando dello spazio.
Se
per i testi di letteratura e le guide si tratterà quindi di proseguire nella
catalogazione delle nuove entrate future, una grossa mole di lavoro rimane per
la parte restante, carte e periodici in primis. Dati come necessari i nuovi
criteri di catalogazione elettronica, vale comunque ricordare che questi sono
consultabili esclusivamente in sede e quindi non prestabili. Il lavoro a venire
sarà agevolato dalla scrematura già
avvenuta e dalla ordinata disposizione negli scaffali. Della miriade di
pubblicazioni periodiche, non solo sezionali, si è scelto di collezionare
quelle più significative (ad esempio Le Alpi Venete, Le Dolomiti Bellunesi, La
Rivista del CAI e Lo Scarpone oltre al bollettino del C.A.A.I. e qualche
periodico sezionale).
L’archivio
informatizzato può essere fornito, a chi lo desidera, in formato cartaceo o
anche su Compact Disk. E’ stata effettuata la sua semplificazione per
l’immissione sul sito Internet sezionale, a cura di Diego Della
Giustina, così da aumentare la
fruibilità del patrimonio della nostra biblioteca e da renderlo di
dominio pubblico. Si sta anche valutando la possibilità di conservare una copia
del catalogo cartaceo presso la Biblioteca Civica di Conegliano
Per
i prestiti, al momento continueremo ad utilizzare le schede di prestampate. Lo
schedario librario, ovviamente in forma di moduli cartacei, è stato ottimamente
aggiornato da Carlo Biasiotto.