La Biblioteca Sezionale di Conegliano

Cenni storici e nuova gestione

di  Mario Spinazzè - CAI Conegliano - 2003

La biblioteca della nostra sezione ha subito un sostanziale rinnovamento nel corso dell’ultimo anno.

Sorta l'esigenza di informatizzare la gestione del patrimonio, per disporre di un’agile strumento che risponda alle aspettative attuali, la necessaria ricatalogazione dei testi è stata un'occasione per  riprendere in mano l'archivio  nella sua interezza.

Generalmente il patrimonio librario delle associazioni si costruisce in un’ottica diversa da quello del singolo appassionato, cercando, se  possibile, di contemperare le esigenze di tutti i soci. Spesso per la loro stessa funzione, le biblioteche sezionali supportano esigenze pratiche di informazione e aggiornamento. Questo giustifica, per citare un solo esempio, il novero di guide alpinistiche, escursionistiche e sciistiche che si accumulano nel corso degli anni.

Per comprendere lo sviluppo della nostra biblioteca non va dimenticato che, dall'anno di costituzione del nostro sodalizio, si sono succeduti avvenimenti storici di grande portata (la seconda guerra mondiale su tutti), sicuramente condizioni meno felici di quelle attuali ed anche la precarietà di una sede non di proprietà (per oltre 40 anni il luogo di incontro furono dei locali in affitto presso Palazzo Da Collo in Piazza Cima). 

L'attuale sede sociale fu acquisita alla fine degli “anni sessanta”. Solo da allora fu possibile dare una collocazione ed una catalogazione al cospicuo patrimonio cartaceo donato dal socio Bidoli. Della donazione facevano parte oltre 10.000 fotografie in bianco e nero con relative bobine di negativi. Tale lascito librario ancor oggi costituisce il nucleo  più importante della biblioteca stessa.

In seguito alcuni soci si accollarono l’onere di una catalogazione sistematica dei soli volumi, redigendo il sunto del lavoro in un efficace elenco dattiloscritto. Sufficientemente esplicativo per una ricerca, forse non selettiva ed approfondita, questo elenco è stato finora l'unico valido strumento per una presa di conoscenza del patrimonio della biblioteca sezionale.

Nel corso degli ultimi 20 anni si è proseguito lungo le linee di una accorta acquisizione di nuove uscite, conformemente alle disponibilità economiche.

Gli incaricati che hanno contribuito fattivamente al mantenimento ed alla crescita della biblioteca sono stati diversi; li vogliamo ricordare: Calissoni, Schincariol, Dall’Armellina, Simionato, De Beni Bagato, Borgato, Zuppel, Coden. 

A mio parere uno dei vanti di cui può inorgoglirsi la sezione è la sistematica conservazione dei periodici a maggior diffusione. Quasi tutti sono rilegati per anno solare e se posso assumermi un merito, è stato quello di colmare i vuoti che si erano accumulati nel tempo. Da quelle pile che rimasero per un discreto periodo sulle sedie d’angolo in sede è stato possibile ritrovare annate mancanti (in genere a cavallo tra gli anni ’50 e ‘60). Se non fosse stato comunque per la generosità del past president Ugo Baldan, come già riportato su “Montagna Insieme” qualche tempo fa, alcuni piccoli vuoti sarebbero rimasti tali.

Ecco alcuni dati della nostra collezione di periodici. Le Alpi Venete: tutti i numeri dalla prima uscita dell’anno 1947. La Rivista del Club Alpino Italiano: tutti i numeri dal 1925, anno di costituzione della sezione (qualche altro numero antecedente, regalatomi l’ho a mia volta messo in giacenza. Lo Scarpone: tutti i numeri dal 1985 (più qualche altro numero antecedente). Le Dolomiti Bellunesi: tutti i numeri dal 1989.

Questa poco considerata disponibilità non ha riscontri nell’immediato circondario e anche se non così appariscente costituisce un formidabile strumento per ricerche o anche solo per capacitarsi delle trasformazioni avvenute nel corso del tempo. Pur contraddicendo alle regole  di una rigida catalogazione (i fascicoli andrebbero lasciati sciolti) la rilegatura, con un certo onere per la sezione, permette una consultazione facile e rapida.

Ancora si ricorda l’inestimabile patrimonio di memorie che proviene dai libri di vetta e dai libri dei Rifugi M. Vazzoler e Torrani, da sempre consultati per ogni opera riguardante la storia alpinistica del Gruppo della Civetta.

Giunti qualche anno fa alla decisione di informatizzare la biblioteca, l'occasione propizia, dopo lunghe indecisioni, si è concretizzata grazie alla conoscenza e all'amicizia con Diego Stivella. Socio del CAI Pordenone, nonché appassionato dell'argomento ed esperto di informatica, egli ha messo a disposizione gratuitamente un software di catalogazione da lui stesso sviluppato. Particolarmente adatto a un patrimonio librario tipico delle sezioni CAI, il programma soddisfa  le norme di una corretta archiviazione.

Finora sono giunto, con l'aiuto manuale, ma insostituibile del socio Carlo Biasiotto, ad inserire in archivio circa 750 volumi, la maggior parte del patrimonio e comunque quello di interesse per la consultazione più frequente. Ancora molto rimane da fare, ma la consultazione e il prestito possono dirsi pienamente riattivati, senza che siano verificati particolari intoppi.

Il programma fornito è in grado di effettuare una disamina tramite le classiche opzioni di ricerca per autore, titolo, casa editrice, collana. La ricerca tradizionale, a computer spento o occupato, sarà comunque effettuabile in sede consultando il catalogo cartaceo.

Per il lavoro di catalogazione è stato necessario avere materialmente disponibili tutti i volumi della biblioteca, sia per eliminare alcuni doppioni (messi a disposizione della sottosezione di San Polo), sia per esigenze pratiche di etichettatura.

I ripiani delle scaffalature sono stati riposizionati con il risultato che ora i volumi sono  posti ordinatamente in posizione verticale, utilizzando l’arredo esistente e liberando dello spazio.

Se per i testi di letteratura e le guide si tratterà quindi di proseguire nella catalogazione delle nuove entrate future, una grossa mole di lavoro rimane per la parte restante, carte e periodici in primis. Dati come necessari i nuovi criteri di catalogazione elettronica, vale comunque ricordare che questi sono consultabili esclusivamente in sede e quindi non prestabili. Il lavoro a venire sarà  agevolato dalla scrematura già avvenuta e dalla ordinata disposizione negli scaffali. Della miriade di pubblicazioni periodiche, non solo sezionali, si è scelto di collezionare quelle più significative (ad esempio Le Alpi Venete, Le Dolomiti Bellunesi, La Rivista del CAI e Lo Scarpone oltre al bollettino del C.A.A.I. e qualche periodico sezionale).

L’archivio informatizzato può essere fornito, a chi lo desidera, in formato cartaceo o anche su Compact Disk. E’ stata effettuata la sua semplificazione per l’immissione sul sito Internet sezionale, a cura di Diego Della Giustina,  così da aumentare la fruibilità del patrimonio della nostra biblioteca e da renderlo di dominio pubblico. Si sta anche valutando la possibilità di conservare una copia del catalogo cartaceo presso la Biblioteca Civica di Conegliano

Per i prestiti, al momento continueremo ad utilizzare le schede di prestampate. Lo schedario librario, ovviamente in forma di moduli cartacei, è stato ottimamente aggiornato da Carlo Biasiotto.