Morte sul Tetto del Mondo. Nel corso delle bufere che hanno investito
l'Everest negli ultimi due giorni, quattro alpinisti hanno
perduto la vita mentre un italiano - Adriano Dal Cin di Conegliano
Veneto - è dato per disperso, da giovedì non si hanno notizie di lui;
dal Cin, 39 anni, appartiene a una piccola spedizione coordinata dal
bolognese
Giuseppe
Pompili. Le altre vittime accertate, invece, sono tre sudcoreani e una
giapponese, quest'ultima sembra componente di una spedizione
commerciale, che sarebbe morta all'altezza del cosiddetto "secondo
gradino", a circa 8600 metri di quota.
Soro Dorotei, vice capospedizione e coordinatore laggiù degli
alpinisti del progetto "Everest -K2 2004", si trova al campo base avanzato (6450
metri) e ha parlato con
Giuseppe Pompili
che ha ricostruito i movimenti suoi e di Dal Cin fino a giovedì.
Pompili è riuscito a toccare la cima dell'Everest
, a 8846 metri di quota, mercoledì 19. Poi è sceso al campo 3 (8300
metri) dove c'era il compagno che si preparava a salire, e mentre il
giorno dopo il bolognese ha proseguito la discesa, l'alpinista veneto
ha deciso di tentare la cima. Da allora, nessuno sa che fine abbia
fatto. Disperso. Resta la speranza che, raggiunta o no la vetta, sia
riuscito a ripararsi e che non abbia potuto dare notizie di sè per
problemi ai collegamenti. Perchè è chiaro che durante la bufera
nessuno potrebbe andare a riprenderlo.
E attraverso internet, dal sito della spedizione italiana "Everest
-K2 2004", il bellunese Soro Dorotei ha parole dure per ciò che ha
visto in questi giorni alla base nord dell'Everest
, dove c'è una vera e propria folla: una ventina di spedizioni. «Ne
abbiamo viste di tutti i colori - afferma - Noi ci siamo preparati fin
dai primi mesi del 2003, ci siamo coordinati con la postazione
logistica del campo base avanzato e la sede di Bergamo per avere ogni
giorno le informazioni indispensabili per non far correre rischi
inutili ai nostri alpinisti. Qui attorno invece c'è gente che non è
mai stata in montagna, non sa nemmeno allacciarsi i ramponi e pretende
di arrivare in cima all'Everest
! Non c'è alcun rispetto per queste montagne. E poi, basta un piccolo
errore e si paga carissimo».
Situazione tranquilla, dunque, per gli altri italiani che al campo
base avanzato aspettano che finisca il maltempo. Stando alle
previsioni, da oggi dovrebbe migliorare mentre un'altra buona
"finestra" è prevista per domani, lunedì e martedì. Da oggi si
potrebbe cominciare a risalire per l'ultimo tentativo prima che si
scateni il monsone.
Un'ultima notizia, finalmente positiva, dal Tetto del Mondo. Un
giovane nepalese, Pemba Dorji sherpa, 26 anni, ha salito l'Everest
a tempo di record, battendo di oltre due ore il primato precedente.
Pemba Dorji è riuscito a salire in otto ore e 10 minuti dal campo base
alla vetta, dal versante sud.
La notizia è stata resa nota dalle autorità turistiche locali che
hanno precisato come Pemba abbia battuto il precedente record
stabilito da un altro appartenente allo stesso popolo, Lakpa Gelu
sherpa, 35 anni, il quale aveva impiegato 10 ore e 46 minuti dal campo
base alla cima nel maggio dell'anno scorso. L'annuncio del record
verrà dato ufficialmente solo quando si conosceranno i particolari
dell'impresa.
F.S. |