Settimana di Alpinismo Giovanile 2009

Catinaccio - Val di Fassa

Rifugio Gardeccia

 

Il Diario dei Ragazzi, raccontato e pubblicato giorno dopo giorno su www.caiconegliano.it

 

Sabato 4 luglio 2009

Per noi si tratta della prima settimana di Alpinismo Giovanile con il CAI. Speriamo che sia divertente, piena di sole ed emozionante. Abbiamo iniziato a camminare da Pera di Fassa (m.1.326), seguendo il sentiero 543. Qualcuno dice che la salita è stata veramente estenuante: le previste due ore e mezza si sono trasformate in quattro ore. Che sia la nostra mancanza di allenamento? O quella degli accompagnatori? Siamo passati per il Rifugio Ciampedie (m.1.997), il Rifugio Nigritella (m.1.986) ed infine siamo arrivati alla nostra meta, il Rifugio Gardeccia (m.1.950). Il panorama è stupendo, siamo circondati da montagne punteggiate di neve. Invece di dedicarci al riposo, abbiamo fatto un po' di sport giocando a calcio sul prato con i ragazzi locali. Questa sera ci siamo riempiti la pancia con insalata di riso, pasta con i finferli, bistecca con le patate ed infine una bella macedonia con gelato.  

Matteo, Damiano, Giacomo

 

 

Domenica 5 luglio 2009

Stamattina abbiamo fatto una colazione fantastica con la cioccolata e la nutella! Siamo partite ancora assonnate verso il Rifugio Vajolet (m.2.243) in una stupenda mattinata di sole. Quanti fiori lungo il percorso! L'accompagnatrice Santina si è tramutata in guida naturalistica. Durante il tragitto per il Passo Principe abbiamo osservato un gruppo di pecore pezzate. La salita permetteva di raggiungere il Rifugio Principe (m.2.599) da dove si vedevano numerose e belle cime tra le quali il Catinaccio d'Antermoia, le Torri del Vajolet e il Catinaccio Rosengarten. Da lì bisognava scendere per un ripido e lungo nevaio: la tecnica giusta per non scivolare in discesa è quella di piantare i tacchi degli scarponi nella neve (in salita invece si piantano le punte). Che divertimento! Appena sotto il nevaio c'era un masso che conteneva dei cristalli di calcite. Ancora più sotto, finalmente, siamo arrivate al Rifugio Bergamo (m.2.134), costruito nel 1.887, in una stetta valle incassata tra le rocce: un posto da fiaba. Il ritorno si è svolto per la stessa via dell'andata, dovendo risalire di nuovo verso il Passo Principe. Che dura! Ma poi tutta discesa verso il Gardeccia.

E questa sera tutti a fare il torneo di briscola dopo una cena a base di risotto al radicchio e funghi, polenta e salsiccia e poi ... la panna cotta con i mirtilli.

Federica, Ingrid, Francesca

 

 

Lunedì 6 luglio 2009

Stamattina, siccome pioveva, invece di fare la camminata prevista, abbiamo giocato a carte insieme. Purtroppo hanno vinto le femmine contro i maschi (qualcuno dice con l'aiuto di altri). Dopo pranzo gli accompagnatori ci hanno proposto un filmato sulle scalate dell'Everest (m.8.848) tra le quali quella di Messner e la sua squadra che ha salito la montagna senza ossigeno nel 1978. Dopo il film, visto il miglioramento del tempo, si è deciso di partire per una camminata sui pendii erbosi sopra il Rifugio Gardeccia. Ancora una volta abbiamo potuto riconoscere, grazie a Santina, tante specie di fiori tra cui l'arnica, la primula farinosa, la genziana maggiore, la campanula barbata, il giglio martagone, la stella alpina, ecc.. Cammina, cammina, ad un certo punto una marmotta è spuntata fuori dalla sua tana e ci ha permesso di fotografarla da vicino (fino a 2 metri). Visto che il tempo migliorava ancora, gli accompagnatori ci hanno fatto fare il giro sotto le verticali ed alte pareti del Catinaccio Rosengarten, ripassando nei pressi del Rifugio Preuss.

Oggi Franca ci ha raccontato per bene due leggende riguardanti la zona: "Il giardino delle rose di Re Laurino" e "La sorgente dell'oblio". E questa sera, fuori, ci sono i lampi!  

Leonardo, Matteo, Fabio

 

 

Martedì 7 luglio 2009

Un'altra giornata è trascorsa al Rifugio Gardeccia. Dopo un'abbondante colazione, viste le pessime condizioni meteo, si è deciso di rinunciare all'escursione e di effettuare una bellissima caccia al tesoro. E' partita con una salitona per fotografare dei fiori visti il giorno prima; poi ci sono state tante altre prove come ad esempio la conta dei fori sul ceppo di larice (che nessuno ha indovinato!), oppure la ricerca dell'albero genealogico del gestore del rifugio, e, dopo una faticosa caccia all'ometto di pietra, dovevamo trovare tre pigne di diversi alberi (pino cembro, pino mugo e abete rosso). Purtroppissimo ha vinto la squadra delle femmine ...

Nel pomeriggio siamo scesi a fondovalle con il pulmino ed abbiamo visitato il museo ladino di Vigo di Fassa. Ci sono piaciute in particolare le maschere di carnevale che usano in questa zona per la festa del martedì grasso. Nelle case ladine, rivestite di legno di cirmolo, c'erano degli spazi dedicati agli antenati ed alle preghiere. Nelle stanze si trascorrevano le serate insieme a tante altre persone e, a volte, si usava dormire sopra la stufa, chiamata la "mussa".

Questa sera ci sono state le premiazioni della caccia al tesoro ... e una gran baraonda!

Marco, Damiano

 

 

Mercoledì 8 luglio 2009

Oggi finalmente ci siamo goduti il sole ed abbiamo deciso di fare una lunga camminata. Siccome stanotte ha nevicato sopra i 2.600 metri, la salita è stata più impegnativa del previsto. Siamo arrivati fino al Rifugio Antermoia che sorge vicino ad un lago di origine glaciale: lì ci siamo fermati a divertirci tirandoci le palle di neve.  Il gestore del Rifugio Antermoia è un bravo alpinista; si chiama Almo Giambisi ed ha partecipato alla spedizione italiana al K2 del 1983. Lungo la discesa in Val di Dona c'è stata la possibilità di osservare molti fiori nuovi che tappezzavano i verdissimi prati tra cui il giglio martagone, il giglio di San Giovanni, l'aquilegia, il tasso barbasso ed altri ancora. Sui prati abbiamo potuto vedere una decina di marmotte, alcune delle quali inseguite da un cane! Siamo passati a fare merenda al Rifugio Dona dove abbiamo incrociato lo sciatore estremo Toni Valeruz. Ci siamo quindi diretti verso il fondovalle lungo una ripida e tortuosa strada forestale. Arrivati a Mazzin ci siamo sdraiati, un po' stanchi, sulle panchine aspettando il pulmino che ci ha riportato al Rifugio Gardeccia.

In serata abbiamo ascoltato musica e cantato insieme ad altri ragazzi ospiti del rifugio. Alberto ha dato sfoggio della sua bravura suonando la chitarra elettrica.

Tobia, Matteo, Fabio    

 

 

Giovedì 9 luglio 2009

Visto che le previsioni per domani non promettevano un gran che, la gita al Rifugio Passo Santner è stata anticipata ad oggi. Una volta arrivati al Rifugio Vajolet siamo saliti per il sentiero del Gartl che conduce al Rifugio Re Alberto. In questo tratto bisognava arrampicarsi un po' sulle roccette e c'era anche qualche corda metallica. E' stato divertente e più facile di quel che pensassimo. Non è stato molto lungo anche se c'era abbastanza dislivello. Lassù eravamo nel Rosengaten, il "giardino delle rose", al cospetto delle Torri del Vajolet, salite da parecchi scalatori, nonostante facesse piuttosto freddo. Vicino al rifugio c'era addirittura un laghetto con qualche iceberg! Dopo una meritata sosta, siamo saliti fino al Passo Santner, dove sorge il rifugio più alto del Catinaccio. Lì abbiamo pranzato assieme ai corvi che ci volavano attorno ... Tutto attorno si vedevano montagne e perfino ... Bolzano. C'era freddo e nel cielo c'erano molte nuvole nere. Tuttavia non è mai piovuto e siamo riusciti a tornare al nostro Rifugio Gardeccia belli asciutti dove Santina, Gigi e Diego hanno tenuto la lezione di topografia.

Stasera, a cena, festa con crepes alla crema chantilly e poi la tombola (ma non dalle scale).

Marco, Giacomo

 

 

Venerdì 10 luglio 2009

Nonostante abbia piovuto tutta la notte, ci siamo incamminati tra rigogliosi pini mughi per arrivare al Passo delle Cigolade (m.2.550). Arrivando al passo abbiamo attraversato diversi nevai e numerosi ghiaioni. Dopo una sosta abbiamo cominciato la discesa verso il Rifugio Roda di Vael (m.2.280) dove ci ha accolto un gregge di capre molto incuriosite dai nostri gustosi panini. Quindi, dopo il pranzo, ci siamo avviati verso alcuni roccioni dove Diego e Gigi ci hanno attrezzato una piccola palestra di arrampicata. Durante il ritorno abbiamo trovato alcuni fossili che ci siamo portati appresso come ricordo di questa giornata fantastica. Questa sera ci aspettava la "Notte degli Oscar", la festa di chiusura della settimana di Alpinismo Giovanile, allietata dalla chitarra di Alberto.

Ingrid, Silvia, Francesca

 

Da parte di tutti noi va un rigraziamento alla famiglia Desilvestro, che da molti anni gestisce il Rifugio Gardeccia e che ci ha ospitato con pazienza dedicandoci tutte le attenzioni del caso 

 

 

I protagonisti

Marco Dassie

Fabio Della Giustina

Matteo Dal Vera

Joele Billy

Leonardo Cettolin

Damiano Dall'Armi

Ettore Chinellato

Tobia Cettolin

Giacomo Gaborin

Nicolò Bonato

Francesca Dell'Asen

Ingrid Walby

Silvia Camillo

Federica Brugnerotto

Chiara Chinellato

                       

Gli accompagnatori

Pase Luigino AAG

Celotto Santina AAG

Della Giustina Diego

Valt Franca

Campeol Stefano

Campeol Alberto