Pakistan - Baltoro

K2  &  K3 2007
 Trekking di accompagnamento alla Spedizione al Broad Peak e al K2

  

La Cresta ovest del Broad Peak

Il K2 da Concordia

Trekking sul Baltoro che accompagnerà la Spedizione K2&K3-2007 al “Broad Peak”, 8047 m, nel cinquantenario della prima salita, e al K2, m 8612.

Programma del Trekking Baltoro-K2 (9-30 giugno 2007)

Il Trekking

Il trekking prevede una durata complessiva di tre settimane. Dall’Italia in volo a Islamabad per una sosta necessaria al disbrigo delle formalità e alla visita della capitale del Pakistan e di Taxila. Un mezzo privato ci porterà sino a Skardu, capoluogo del Baltistan, dove ci aspettano le jeep per Askole. Qui inizieremo il trekking di sei giorni che ci vedrà percorrere il ghiacciaio del Baltoro sino al circo Concordia, 4687 m, da cui si ammira il K2 per la prima volta. Proseguiremo quindi sul ghiacciaio di Godwin Austen sino al campo base del Broad Peak e quindi al vicino campo base del K2. Terminata la prima parte del trkking, i membri della spedizone resteranno al campo base, mentre i trekkers intraprenderanno il cammino di ritorno attraverso il passo di Gondoghoro La. Da qui, con altri due giorni di cammino e l’auto delle jeep rientreremo a Skardu da cui, via terra, lungo la Karakorum Highway, fino a Islamabad dove avrà inizio il nostro volo di ritorno in Italia.

 

Per iscriversi al trekking
andare sul sito di AnM al seguente indirizzo: http://www.viaggiavventurenelmondo.it/nuovosito/viaggi/schedeviaggi/7455.php
e compilare la scheda
 

Contatti

Per ulteriori informazioni rivolgersi al capogruppo Giuseppe Pompili, Tel: 051 493756 o 335 8148325, Via Bellaria n°18, - 40139 - Bologna, http://www.paesieimmagini.it Organizzazione tecnica: Viaggi nel Mondo, Largo Grigioni n°7, - 00152 - Roma, Tel 06-53272772 www.viaggiavventurenelmondo.it

 
La Spedizione

La salita ad un ottomila non è mai impresa facile o scontata. Concatenarne addirittura due, dell'importanza del Broad Peak e del K2, può apparire temerario. Adriano Dal Cin, Marco Tossutti, Alessandra canestri e io, dopo una lunga esperienza maturata su altre grandi montagne quali il Cho Oyu, l’Everest, il McKinley e l'Ama Dablam, sentiamo che è per noi giunto il momento di fare un tentativo. Il prossimo giugno partiremo per il Baltoro, dove tenteremo la salita del Broad Peak, allargata a tutti quegli amici - trekker compresi - che vorranno unirsi a noi in questa nuova e affascinante avventura. L’occasione è quella del cinquantenario della prima salita ad opera di Kurt Diemberger ed Hermann Buhl. Per Adriano, Marco e me, quello splendido ottomila servirà anche da acclimatazione: saremo solo noi tre che ci avventureremo in seguito nella salita al K2. Con una logistica ridotta all'osso e senza l'uso di ossigeno tenteremo il concatenamento delle due montagne, una dopo l'altra. Porteremo con noi un satellitare, che ci consentirà di tenere un blog sul sito http://www.paesieimmagini.it/blog.htm che sarà aggiornato con cadenza pressoché quotidiana, per tutti coloro che vorranno seguire la nostra impresa.

L’Itinerario

Una suggestiva e impegnativa traversata di 160 km che lungo la Valle del Braldo, e poi per le morene ed i ghiacciai del Baltoro ci condurrà al Circo Concordia, al Campo Base del K2, poi, attraverso la sella del Gondokhoro Pass e la discesa per l’omonimo ghiacciaio, alla base del Masherbrum, prima di immergerci nella pittoresca Valle di Khaplu fino al Circo Concordia il percorso non presenta difficoltà tecniche ed è sufficiente una buona esperienza acquisita nell’escursionismo alpino, per scavalcare il passo ghiacciato del Gondoghoro, che ci consente di compiere un interessante anello anziché ripercorrere in discesa il medesimo itinerario in salita, è indispensabile avere esperienza di escursionismo su ghiaccio. La durezza della morena, con le forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, è ampiamente ripagata da un ambiente grandioso e unco i cui protagonisti sono: K2 (m 8.611), Broad Peak (m 8.047), Gasherbrum I (m 8.068), Gasherbrum II (m 8.035), Masherbrum (m 7.821), Chogolisa (m 7.665), Torre Muztagh (m 7.273), Torri di Trango (m 6.545) e molti altri. L’itinerario: Da Islamabad, definiti gli aspetti organizzativi del trek, ci recheremo in aereo – condizioni metereologiche permettendo – a Skardu, godendoci un bel panorama sul Nanga Parbat. Da Skardu in jeep lungo la pista emozionante si raggiunge Askole, punto di partenza del nostro trekking. Con il gruppo al completo di guida, cuoco e portatori inizieremo la lenta e progressiva risalita della morena del Baltoro accampandoci in una serie di località famose nella storia dell’alpinismo come Korphon, Bardumal, Paiju, Liligo, Urdukas, Gore fino al momento magico del Circo Concordia. Reso il doveroso omaggio al K2, la seconda vetta della terra, la montagna degli italiani, proseguiremo ai piedi del Broad Peak, per poi risalire il lucente ghiacciaio abruzzi fino ad accamparci nella splendida conca del Gasherbrum. Inizieremo la nostra marcia di rientro verso Skardu dirigendoci verso la ghiacciata sella di Gondokhoro (m 5.200) ai piedi del Masherbrum: l’attraversamento del passo ci consentirà di compiere un interessante anello anziché ripercorrere in discesa il medesimo itinerario di salita. Un campo nel Gondokhoro Glacier per poi raggiungere il Campo base dei Masherbrum a 2 giorni da Hushe, il primo dei villaggi della valle di Khaplu, ricchissima di motivi di interesse per aver conservato una buona parte della sua verginità. Nuovamente in jeep fino a Skardu, poi due giorni di bus lungo la Karakorum Highway, la strepitosa KKH, giustamente definita l’ottava meraviglia ed eccoci a Islamabad-Rawalpindi per il volo di rientro in Italia.
 

Cartolina della Spedizione By  G. Pompili

 

Componenti la spedizione ed esperienze Extra-europee

 

Gli alpinisti partecipanti per il Broad Peak e il K2 sono:

1) Adriano DAL CIN. Nato ad Auronzo di Cadore 42 anni fa, pratica intensivamente l’attività alpinistica su vie di misto delle Alpi. Ha partecipato a varie spedizioni dove ha salito, tra l'altro diverse vette Boliviane (Illimani, Ancouma, Sajama, Huajna Potosi, Pequeno Alpamayo). Ha salito l'Aconcagua (6959 m) nel 1999 e ha partecipato alla Karakorum 2001 Expedition al Gasherbrum II, salendo in vetta al Cho Oyu nell'ottobre 2002 dal versante cinese (cresta nord ovest). Il 20 maggio del 2004 ha salito l’Everest dal versante cinese, giungendo in vetta in solitaria. Ha partecipato ad una spedizione al McKinley, giungendo in vetta al Denali (6194 m) nel maggio del 2005. Ha salito diversi vulcani dell’Ecuador a fine del 2006 (Cotopaxi, Chimborazo, Cayambe, Antizanza, Ilinizia nord e sud) oltre all’Ama Dablam (6812 m, Khumbu, Nepal) il 23 ottobre 2006.

2) Giuseppe POMPILI. Bolognese di 44 anni, di professione ingegnere, pratica lo sci, lo sci alpinismo, e la corsa a piedi in montagna. Ha salito le principali vette delle Alpi e delle Dolomiti tra cui la via Bonatti-Ghigo al Grand Capucin e la Via Messner alla 2° Torre del Sella. Ha partecipato ad una spedizione nella cordigliera peruviana dello Huayuash nel 1988 e ad una al Polo Nord geografico con sci e slitta nel 1997. E' stato inoltre capo spedizione e organizzatore di numerose salite extra-europee: Cotopaxi e Chimborazo nel 1993, Kilimanjaro nel 1994, Aconcagua nel 1999 e nel 2004, Karakorum 2001 Expedition (giungendo sino a quota 7000 m sul Gasherbrum II),  2002 Cho Oyu Expedition salendo nell'ottobre del 2002 in vetta al Cho Oyu (8201 m) dal versante cinese (cresta nord ovest). Ha salito l’Everest  (8850 m) dal versante cinese in solitaria, giungendo in vetta il 19 maggio del 2004. Nel maggio del 2005 ha salito il Denali per la West Buttress a cui ha fatto seguito la salita dell’Elbrus (5642 m) e del Monte Vinson (4892 m) in Antartide, completando così, nel gennaio del 2006,  le “7 Summits” (la montagna più alta di ciascun continente), 3° italiano assoluto. Nell’ottobre del 2006 è salito, in compagnia di Adriano Dal Cin, in vetta all’Ama Dablam (6812 m).  

3) Marco TOSSUTTI. 34 anni di Trieste, da solo ed assieme ad Alessandra Canestri ha al suo attivo numerose salite su roccia e ghiaccio ed ha effettuato diverse spedizioni tra il Sud America e l’Asia con un tentativo di salita alla parete sud dello Shixa Pagma mancato a causa del mal tempo. In Italia, tra le altre, ha salito la Via Vinatzer alla sud della Marmolada e la Via Aste a Punta Civetta. Tra le salite extraeuropee l'Aconcagua (6959 m) nel 1999; il Nevado Condoriri (5.650 m), l'Illimani (6.450 m) e l'Huayna Potosi (6.088 m) nel 2001, il Cho Oyu cresta nord ovest (8.201 m) nel 2002; il Gasherbrum 2 (8.035 m) ed il Broad Peak (8.046 m) dove ha raggiunto q.ta 7.600, causa maltempo, nel 2003. Ha salito l’Everest dal versante tibetano il 18 maggio del 2004 e ha  compiuto la traversata in mountain bike del lago Baikal nella primavera del 2006. Nell’estate dello stesso anno ha salito in compagnia di Alessandra Canestri il Khan Tengri (7010 m) in Kazakhstan.

4) Alessandra CANESTRI 38 anni di Trieste, prima con suo marito, poi assieme a Marco Tossutti ha al suo attivo numerose salite su roccia e ghiaccio effettuate nell'arco alpino oltre a 5 viaggi extraeuropei tra l’Asia ed il Sud America. In Italia ha salito, tra l'altro, la Via Comici alla Grande di Lavaredo, la Via Cassin alla Ovest, la Via Carlesso alla Torre Trieste, la Costantini Apollonio alla Tofana di Rozes e la Via degli Svizzeri al Grand Capucin. Tra le salite extraeuropee l'Aconcagua (6959 m) nel 1999; il Nevado Condoriri (5.650 m), l'Illimani (6.450 m) e l'Huayna Potosi (6.088 m) nel 2001, il Cho Oyu cresta nord ovest (8.201 m) nel 2002; il Gasherbrum 2 (8.035 m) ed il Broad Peak (8.046 m) dove ha raggiunto quota 7.600, causa maltempo, nel 2003. Ha salito l’Everest dal versante tibetano il 18 maggio del 2004, giungendo 30 metri sotto la vetta. Nell’estate del 2006, è giunta in vetta, in compagnia di Marco Tossutti, al Khan Tengri (7010 m) in Kazakhstan.